The Fault in Our Stars

Masaria reviewed Nos étoiles contraires by Catherine Gibert

Sortez les mouchoirs

5 stars

Quelle claque ! Pas loin du coup de cœur ! J'ai adoré cette lecture, du début à la fin. Parfois, c'était difficile de m'arrêter tellement que je voulais en connaître toute l'histoire. Les larmes n'ont pas manqué à l'appel. L'histoire entre Hazel et Augustus m'a bien marquée... J'hésite à regarder l'adaptation cinématographique mais ma sœur me déconseille de le faire. Je recommande cette lecture qui mêle des réflexions sur la vie, le cancer, la relation avec ses proches, la réalisation d'un rêve, l'amour entre deux adolescents... Peut-on s'accorder de vivre comme tout le monde (/adolescent) alors que tout espoir de vivre plus longtemps est réduit à néant ?

BrittReads reviewed The Fault in Our Stars by John Green

Beautifully written, beautifully read as an audiobook.

5 stars

This book is flawed in the way that we are all flawed. Teens with cancer living their complex lives, not just a label or an illness, not just a side effect.

Not my usual choice for genre but I'm very glad I read it.

Olivia Benson reviewed Colpa delle stelle by John Green

Tolto il romanticismo, rimane uno scontro esistenziale

4 stars

Non ho letto Young Adult fino alla veneranda età di 25 anni. Prima, dopo un tentativo fallito con Twilight (lasciato a metà, a oggi l'unico romanzo mai finito), li trovavo stupidi. Crescendo ho capito che a volte non bisogna guardare alla superficie, che è quella che fa vendere ("due ragazzini con il cancro si innamorano!"), ma sotto. In questo libro, sono ritratti alla perfezione due modi diversi di affrontare la morte: Hazel da un lato è rassegnata all'oblio, vede la sofferenza di chi la circonda e vuole andare via facendo il meno rumore possibile ed evitando i danni collaterali, tanto da isolarsi dalla maggior parte delle sue vecchie conoscenze e da diventare vegetariana. Si autodefinisce una granata e spera che tutto finisca il prima possibile e il meno dolorosamente possibile. Dall'altro lato del ring, troviamo Augustus (detto Gus), che invece aspira ad essere ricordato e vorrebbe morire di una morte …

Non ho letto Young Adult fino alla veneranda età di 25 anni. Prima, dopo un tentativo fallito con Twilight (lasciato a metà, a oggi l'unico romanzo mai finito), li trovavo stupidi. Crescendo ho capito che a volte non bisogna guardare alla superficie, che è quella che fa vendere ("due ragazzini con il cancro si innamorano!"), ma sotto. In questo libro, sono ritratti alla perfezione due modi diversi di affrontare la morte: Hazel da un lato è rassegnata all'oblio, vede la sofferenza di chi la circonda e vuole andare via facendo il meno rumore possibile ed evitando i danni collaterali, tanto da isolarsi dalla maggior parte delle sue vecchie conoscenze e da diventare vegetariana. Si autodefinisce una granata e spera che tutto finisca il prima possibile e il meno dolorosamente possibile. Dall'altro lato del ring, troviamo Augustus (detto Gus), che invece aspira ad essere ricordato e vorrebbe morire di una morte gloriosa, ossessione che si riflette nei suoi gusti letterari, cinematografici e videoludici. Forse il libro mi ha colpito perchè mi trovo nella stessa fase di Hazel: non voglio lasciare ricordi brutti, pagando il prezzo dell'oblio, meglio essere dimenticati che essere dei traumi. Ma alla fine il libro mi ha ispirato questa riflessione: nel grande disegno delle cose, ce ne andiamo come se nulla fosse, ma per chi ci vuole bene, lasceremo sempre un'impronta. Consiglio anche la versione cinematografica, che è molto riuscita come adattamento.

reconbot

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Jan. 16, 2023