Daniel Andrlik reviewed Mexican Gothic by Silvia Moreno-Garcia
Delightfully disturbing
5 stars
A gothic horror in the grand tradition.
Hardcover, 348 pages
Published Nov. 2, 2021 by Mondadori.
Una magione isolata e maledetta. Un gentiluomo carismatico ma inquietante. E una donna coraggiosa, decisa a svelare i loro segreti.
«Questa casa è marcia fino al midollo, puzza di putrefazione, trabocca di ogni possibile perfidia e crudeltà. Ho provato a restare sana di mente, a tenere alla larga questa malvagità, ma non ci riesco e sto cominciando a perdere la cognizione del tempo e dei pensieri. Ti prego. Ti prego.»
Noemí Taboada riceve una lettera angosciata e delirante da sua cugina Catalina, che ha appena sposato un inglese altolocato e che implora il suo aiuto. E così si reca a High Place, una tetra dimora sperduta tra le montagne del Messico. Noemí è poco credibile nei panni della crocerossina: è una raffinata debuttante, più adatta ai cocktail party che alle indagini poliziesche, ma è anche caparbia, sveglia, e non si lascia intimorire facilmente: certo non dal marito di Catalina, uno …
Una magione isolata e maledetta. Un gentiluomo carismatico ma inquietante. E una donna coraggiosa, decisa a svelare i loro segreti.
«Questa casa è marcia fino al midollo, puzza di putrefazione, trabocca di ogni possibile perfidia e crudeltà. Ho provato a restare sana di mente, a tenere alla larga questa malvagità, ma non ci riesco e sto cominciando a perdere la cognizione del tempo e dei pensieri. Ti prego. Ti prego.»
Noemí Taboada riceve una lettera angosciata e delirante da sua cugina Catalina, che ha appena sposato un inglese altolocato e che implora il suo aiuto. E così si reca a High Place, una tetra dimora sperduta tra le montagne del Messico. Noemí è poco credibile nei panni della crocerossina: è una raffinata debuttante, più adatta ai cocktail party che alle indagini poliziesche, ma è anche caparbia, sveglia, e non si lascia intimorire facilmente: certo non dal marito di Catalina, uno sconosciuto dall'aria sinistra ma intrigante; né dal padre, l'anziano patriarca che sembra particolarmente attratto da lei; e neppure dalla casa, che inizia a invadere i suoi sogni con visioni di sangue e sventure. Il suo unico alleato in questo luogo inospitale è il più giovane membro della famiglia. Ma forse anche lui ha un oscuro segreto da nascondere. Mentre dal passato riemergono storie di violenza e follia, Noemí viene lentamente risucchiata in un mondo terrificante e seducente al tempo stesso. Un mondo dal quale potrebbe essere impossibile fuggire.
A gothic horror in the grand tradition.
Puoi trovare questa recensione anche sul mio blog, La siepe di more
Mexican Gothic è il classico romanzo senza infamia e senza lode: è scritto sufficientemente bene da essere godibile, ma non così tanto da essere memorabile. Potrebbe essere una buona lettura da ombrellone, visto che stiamo andando verso il caldo e magari vi va qualcosa di gotico e oscuro.
In generale, Mexican Gothic è ben congegnato e riesce molto bene a trasmettere l’orrore di una casa che imprigiona e di una famiglia disposta a fare qualunque nefandezza pur di mantenere saldo il proprio potere e ritornare ai presunti fasti del passato. Ho molto apprezzato il fatto che non sia solo una storia di una povera fanciulla ingenua vittima dell’amore per l’uomo sbagliato, ma ci siano intrecciati sia il razzismo sia lo sfruttamento della classe operaia e che tutto questo concorre a creare dellз villain assolutamente rivoltanti (il capofamiglia, in …
Puoi trovare questa recensione anche sul mio blog, La siepe di more
Mexican Gothic è il classico romanzo senza infamia e senza lode: è scritto sufficientemente bene da essere godibile, ma non così tanto da essere memorabile. Potrebbe essere una buona lettura da ombrellone, visto che stiamo andando verso il caldo e magari vi va qualcosa di gotico e oscuro.
In generale, Mexican Gothic è ben congegnato e riesce molto bene a trasmettere l’orrore di una casa che imprigiona e di una famiglia disposta a fare qualunque nefandezza pur di mantenere saldo il proprio potere e ritornare ai presunti fasti del passato. Ho molto apprezzato il fatto che non sia solo una storia di una povera fanciulla ingenua vittima dell’amore per l’uomo sbagliato, ma ci siano intrecciati sia il razzismo sia lo sfruttamento della classe operaia e che tutto questo concorre a creare dellз villain assolutamente rivoltanti (il capofamiglia, in particolare, credo che rappresenti bene l’idea di vecchio bavoso, mentre suo figlio Virgil pare la vendetta a tutti i bei tenebrosi creepy che ci sono stati rifilati nel tempo).
Purtroppo però a fare da contraltare a tutta questa malvagità non c’è una costruzione dei personaggi positivi altrettanto efficace. Noemí, per esempio, nonostante sia la protagonista e ci venga descritta come una ragazza di mondo, non riesce affatto a tenere testa ai membri della famiglia Doyle. Inoltre, ci viene detto più volte del suo interesse per l’antropologia, che potrebbe essere utile nei dibattiti con le idee rivoltanti dellз Doyle, non ha praticamente alcuna funzione all’interno della storia e si finisce per chiedersi perché Moreno-Garcia l’abbia inserito con questa pervicacia.
Penso che una caratterizzazione migliore di Noemí e Catalina avrebbe dato più spessore a Mexican Gothic e ci avrebbe anche fatto dimenticare il colpo di scena chiamatissimo (e se lo è per me che non leggo molti horror, figuriamoci per un*appassionatǝ). Però sono contenta di averlo letto: penso che terrò d’occhio gli altri lavori di Moreno-Garcia, perché è lì lì per essere davvero molto brava.
Content warning Leggeri spoiler sulla trama
Ho visto solo recensioni positive di questo romanzo e l'ho iniziato con alte aspettative ma si è rivelato davvero debole, una delusione :(
La scrittura è semplice e a volte l'ho trovata un po' forzata e stereotipata, non so se/quanto per colpa della traduzione. La cosa non mi avrebbe infastidito più di tanto se la trama e i temi fossero stati gestiti meglio, ma nonostante il romanzo parta in modo interessante la trama si perde per la maggior parte del libro, riprendendosi solo alla fine: la parte conclusiva ha idee e immagini interessanti, soprattutto quando vira finalmente sull'horror, ma è troppo poco e troppo tardi.
Uno scrittore più forte avrebbe usato tutte quelle pagine sulla protagonista in attesa e (poca) esplorazione della casa e dintorni per creare atmosfera e dare corpo ai personaggi, e se anche un po' di atmosfera riesce a crearla purtroppo i personaggi sono quasi tutti di carta velina, soprattutto Virgil, il cattivo sexy (insopportabile), Florence la vecchia megera (...) e Catalina, la povera vittima che dorme per la maggior parte del libro. La protagonista Noemí invece mi è piaciuta: divertente e ben delineata, ha una personalità leggera ma testarda e se a volte è cattiva e un po' infantile questo non le viene mai rinfacciato dalla narrazione. È l'unica ad essere stata scritta con un po' di tridimensionalità, e anche Francis, l'unico altro personaggio con un po' di conflitto, è molto più debole e piatto in confronto.
Il principale colpo di scena (la causa della malattia di Catalina e degli incubi di Noemí) era intuibile fin dall'inizio, ma sarei stata soddisfatta se il reveal fosse stato ben eseguito, anche perché è un'idea interessante. Non è stato così :/ infodump dopo infodump, il mistero si risolve facendo in modo che i personaggi si alternino nello spiegare tutto, sia le cose ovvie perché sottolineate in ogni descrizione che quelle che non erano mai state menzionate prima. Non proprio una risoluzione soddisfacente.
(Nota soggettiva: non mi è piaciuto molto che le cose paranormali siano state razionalizzate. Lasciate che l'ultraterreno rimanga tale o almeno ambiguo!!! Niente scientific babble nell'horror gotico!!!).
La metafora del colonialismo che si perpetua attraverso le generazioni era interessante, ma il modo in cui sono stati trattati i temi non mi ha lasciato niente. Colonialismo, razzismo, sfruttamento delle donne e dei lavoratori sono cose brutte, ok, sono d'accordo, ma mi sarebbe piaciuto un approccio un po' più profondo, una take un po' più interessante.
Forse le recensioni entusiastiche mi hanno hypato troppo ed è per questo che sono così delusa, boh. Morale della storia: non vi fidate delle recensioni e se volete leggerlo prendetelo in biblioteca.